Στο πλαίσιο της επίσκεψής του στην Φλωρεντία, ο Οικουμενικός Πατριάρχης Βαρθολομαίος, σε ειδική τελετή αναγορεύτηκε Επίτιμος Διδάκτορας της Παπικής Θεολογικής Σχολής Κεντρικής Ιταλίας, και εκφώνησε ομιλία κατά την Οικουμενιστική συμπροσευχή που πραγματοποιήθηκε στην Βασιλική του Αγίου Λαυρεντίου.
VISITA UFFICIALE DI SUA SANTITÀ IL PATRIARCA ECUMENICO
BARTOLOMEO ALLA BASILICA DI SAL LORENZO A FIRENZE.
Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I si è
recato in visita, insieme al suo entourage, alla Basilica di San Lorenzo.
L’iconica chiesa del capoluogo toscano è stata la prima cattedrale della città
dei Medici, nonché primo luogo di culto cristiano della città. Fu la prima sede
dei vescovi di Firenze, da dove prese inizio l'evangelizzazione dell'intera
regione Toscana. La chiesa fu inaugurata da Sant'Ambrogio, vescovo di Milano,
che la dedicò al Santo arcidiacono e martire Lorenzo. Sua Santità e il suo
seguito sono stati ricevuti all’ingresso della Chiesa da S. Em. il Cardinal
Giuseppe Betori, Arcivescovo-Metropolita di Firenze, dal rettore della chiesa,
il Priore Mitrato della Basilica di San Lorenzo, Mons. Marco Domenico Viola, e
dai Canonici. Dopo il programmato momento dedicato alla preghiera, Sua Santità
e i membri del suo entourage sono stati guidati nella visita della chiesa e
delle Cappelle Medicee, dove si trova il complesso funerario della famiglia
Medici. Successivamente, ha avuto luogo la cena ufficiale in onore di Sua
Santità e dei membri del suo seguito.
ΤΕΤΑΡΤΗ 3 ΜΑΙΟΥ 2023
ΕΠΙΣΗΜΗ ΕΠΙΣΚΕΨΗ ΤΟΥ ΠΑΝΑΓΙΩΤΑΤΟΥ ΟΙΚΟΥΜΕΝΙΚΟΥ
ΠΑΤΡΙΑΡΧΟΥ ΣΤΟΝ ΙΣΤΟΡΙΚΟ ΝΑΟ ΤΟΥ ΑΓΙΟΥ ΛΑΥΡΕΝΤΙΟΥ ΦΛΩΡΕΝΤΙΑΣ
Την ιστορική Βασιλική του Αγίου Λαυρεντίου επισκέφτηκε
σήμερα το απόγευμα ο Οικουμενικός Πατριάρχης κ.κ. Βαρθολομαίος με την Συνοδεία
του. Η Βασιλική του Αγίου Λαυρεντίου είναι ο πρώτος καθεδρικός ναός της πόλης,
ο πρώτος χώρος της χριστιανικής λατρείας που ανεγέρθηκε στην πόλη των Μεδίκων.
Ήταν η πρώτη έδρα των επισκόπων της πόλης, από όπου ξεκίνησε ο ευαγγελισμός της
ευρύτερης περιοχής της Τοσκάνης. Ο Ναός εγκαινιάστηκε από τον Άγιο Αμβρόσιο,
επίσκοπο Μεδιολάνων, που τον αφιέρωσε στον Άγιο Αρχιδιάκονο και Μάρτυρα
Λαυρέντιο.
Ο Παναγιώτατος και η Συνοδεία του έγιναν δεκτοί στην
είσοδο του Ναού από τον Σεβασμιώτατο Αρχιεπίσκοπο- Μητροπολίτη Φλωρεντίας
Καρδινάλιο κ. Giuseppe Betori , από τον Προϊστάμενο της Βασιλικής (Priore
Mitrato della Basilica di San Lorenzo Mons . Marco Domenico Viola και τους
Κανονικούς.
Μετά από την καθιερωμένη δέηση ο Παναγιώτατος και τα
μέλη της Συνοδείας του είχαν την ευκαιρία να ξεναγηθούν στο εσωτερικό του Ναού
και στις Cappelle Medicee, όπου και τα ταφικά συγκροτήματα της οικογένεια των
Μεδίκων.
Στην συνέχεια παρατέθηκε επίσημο δείπνο προς τιμήν του
Παναγιωτάτου και των μελών της Συνοδείας του.
Allocuzione di Sua
Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo – Celebrazione ecumenica, Basilica di
San Lorenzo – Firenze (3 maggio 2023)
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Eminenza
Reverendissima, Signor Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo Metropolita di
Firenze,
Eminenze ed Eccellenze,
Reverendi Padri,
Signore e Signori,
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
Cristo è risorto!
Nessuno di coloro che varcano le porte di questa storica
chiesa rimane indifferente all’ispirazione potente e spiritualmente edificante
portata dalla profonda santità della sua architettura e della sua arte uniche.
Così, in questi giorni dopo la gioiosa celebrazione della resurrezione di
Cristo, vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine a Sua Eminenza il
Signor Cardinale Giuseppe Betori per la benedetta opportunità di questa
Celebrazione Ecumenica e per la sua ospitalità fraterna e per molti versi molto
fiorentina.
Mentre le parole della lettura del Santo Vangelo continuano a
risuonare, riempiendo i nostri cuori con il sigillo della presenza di Cristo
tra noi, non possiamo non ricordarci profondamente della nostra ricerca
ecumenica dell’unità. Questa ricerca, questo viaggio, è iniziato molti decenni
fa e continua a essere un Kairos di riconciliazione e speranza. Tuttavia, a
volte abbiamo bisogno di ricordarci dell’essenziale, che è Cristo stesso: Egli
è “la via, la verità e la vita” (Giovanni 14:6). Abbiamo incontrato questa
frase molte volte. Ma stasera, in questa magnifica basilica, eredità dei grandi
Medici, alla presenza di tanti cristiani, nell’abbraccio della speranza del
Signore, riceviamo un comandamento profondo. La nostra unità in Cristo, di cui
si parla poco dopo nello stesso Vangelo “perché tutti siano una cosa sola” (Gv
17,21), non è solo una meta, ma Cristo stesso è presente al nostro fianco in
ogni passo del cammino. Questo pellegrinaggio di riconciliazione e unità
richiede la riscoperta della presenza del Signore in mezzo a noi come gesto di
autentica carità e amore. La liturgia ortodossa offre questa preghiera:
“Signore, ci hai concesso di offrire queste preghiere comuni
all’unisono e hai promesso che quando due o tre si accordano nel tuo nome, tu
esaudisci le loro richieste. Esaudisci ora, o Signore, le suppliche dei tuoi
servi se concorrono al loro bene, concedendoci nel tempo presente la conoscenza
della tua verità e nel futuro la vita eterna”.
Queste parole sono pura consolazione per i discepoli di
Cristo, poiché li invitano a scoprire l’infinita misericordia dell’Unico, il
Padre! San Paolo scriveva ai Galati: “Poichè siete figli, Dio ha mandato nei
nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: “Abbà! Padre!”. Perciò non
siete più schiavi, ma figli, e se figli anche eredi per mezzo di Dio” (Galati
4:6-7). Camminare verso il Padre è paragonabile al nostro cammino ecumenico
verso il ripristino della piena unità, poiché il Padre è la fonte dell’unità
nella Santa Trinità. San Gregorio il Teologo insiste: “Perciò l’Unità, essendo
arrivata da tutta l’eternità per moto alla Dualità, trovò il suo riposo nella
Trinità. È questo che intendiamo con Padre e Figlio e Spirito Santo”. (Orazione
29).
La nostra vocazione ecumenica riecheggia questa dialettica
trinitaria, dove il nesso unità-pluralità esprime la natura della nostra
ricerca per il ripristino dell’unità cristiana nella comunione. Il mio
predecessore di benedetta memoria, il patriarca ecumenico Atenagora, amava
dire: “Dobbiamo avanzare verso l’unità: non possiamo rimanere con lo status
quo”. Pertanto, siamo molto grati al nostro fratello, Sua Santità Papa
Francesco, per la sua comunione spirituale e la sua apertura nell’esplorare
percorsi ecumenici inesplorati: dalla protezione della nostra casa comune della
creazione di Dio, all’aiuto e al sostegno fornito ai migranti e ai più
vulnerabili, ma anche alla promozione della pace nel mondo e alla
valorizzazione dei diritti umani. Il nostro comune impegno ecumenico ci
permette di immergerci nell’essenza di ciò che abbiamo in comune, cioè
l’insegnamento stesso del Signore risorto e del suo Santo Vangelo.
Eminenza Reverendissima, cari fratelli e sorelle in Cristo,
le nostre relazioni ecumeniche cresceranno solo se ci
ricorderemo di mettere Cristo al centro di questo cammino verso la
riconciliazione e l’unità. Egli è la via. È la verità. È la vita. In questo
periodo pasquale, queste parole divengono un preciso programma di vita affinché
rinnoviamo il nostro impegno comune a testimoniare il Signore risorto.
Continuiamo a pregare con tutto il cuore per coloro che sono colpiti dalle
guerre e dalla distruzione del nostro ambiente. Ripetiamolo con forza: non è
possibile che il Signore continui ad agonizzare come nell’ora della Passione a
causa della divisione dei suoi discepoli mentre noi restiamo indifferenti al
suo ardente desiderio di vederci tutti riuniti nel suo nome.
Cristo è Risorto!
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